La psicoterapia di orientamento psicoanalitico lacaniano si ispira all’insegnamento dello psichiatra, psicoanalista (e filosofo) Jacques Lacan, a sua volta lettore e estimatore di Freud. Secondo questo orientamento il soggetto non consiste solo di una parte cosciente, bensì anche di una parte inconscia, che ci rende soggetti non compatti ma divisi, contraddittori, conflittuali. Tipicamente il nevrotico non ne vuole sapere nulla di questa complessità interna, scomoda ma vitale, e preferisce credere nel predominio della volontà, della razionalità e del controllo. I suoi sintomi si mettono allora di traverso a questo progetto di compattezza attraverso dimenticanze, sogni, inciampi, errori. I sintomi rappresentano dunque un tentativo dell’inconscio di farsi ascoltare, e se, attraverso la psicoterapia, vengono tradotti in parole, possono portare il soggetto, non solo ad uscire dalla ripetizione della sofferenza, ma soprattutto ad una apertura più coraggiosa e consapevole verso la particolarità del proprio desiderio.
A cura di
Teresa Poli
Psicologa dell’età evolutiva
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